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6° film muto di Dreyer, liberamente tratto dal romanzo Mikaël (1904) del danese Herman Bang, e il 2° girato in Germania dove fu chiamato dal produttore Erich Pommer (Decla-Biosco/UFA) che gli assegnò come cosceneggiatrice Thea von Harbou. Claude Zoret, anziano e famoso pittore, derubato, tradito e abbandonato da Michael, il suo giovane modello preferito che si è innamorato di una principessa russa, muore, lasciandogli in testamento tutti i suoi averi. Impregnato dei temi della paternità (che si confonde con l'omosessualità, centrale nel romanzo), dell'amore e della morte, il conflitto tra maestro e allievo avviene su due piani: l'arte e la vita. Sul primo vince Zoret, sconfitto dalla vita. La concezione tragica della vita di Dreyer ha qui una delle espressioni più compiute, accostabile a Gertrud, il suo capolavoro di congedo. Fotografia: Karl Freund (anche interprete come commerciante d'arte) e Rudolf Maté (esterni). Titolo danese Mikaël. Muto.
Reputazione film: 7.1 / 10 (1939)
Diretto da: Herman Bang - Carl Theodor Dreyer - Thea von Harbou
Scrittore dei crediti: Herman Bang - Thea von Harbou
Cast: Walter Slezak - Max Auzinger - Nora Gregor - Robert Garrison - Benjamin Christensen
AKA: Desiderio del cuore, Heart's Desire, Chained, Chained: The Story of the Third Sex